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L'invecchiamento è un viaggio inevitabile, ma la natura ci offre strumenti preziosi per farlo con grazia e vitalità. Gli integratori naturali sono diventati pietre miliari nell'approccio anti-aging, offrendo sostegno al corpo attraverso nutrienti mirati. In questo articolo affronteremo il ruolo cruciale degli integratori naturali nel rallentare il processo di invecchiamento e promuovere una salute duratura.

Antiossidanti: guardiani della giovinezza. Gli antiossidanti sono il primo baluardo contro i danni dei radicali liberi, principali responsabili dell'invecchiamento cellulare. Vitamina C, vitamina E, e sostanze come il resveratrolo, presente nel mirtillo, sono potenti alleati anti-aging che neutralizzano i radicali liberi e proteggono le cellule da danni ossidativi.

Omega-3: grassi buoni per un cervello sano. Gli acidi grassi omega-3, che si trovano in abbondanza nei pesci grassi e negli oli vegetali, sono essenziali per la salute cerebrale. Contribuiscono alla formazione delle membrane cellulari e svolgono un ruolo chiave nella trasmissione dei segnali nervosi. Integrare omega-3 può migliorare la memoria e sostenere la funzione cognitiva nel tempo.

Collagene: la chiave per una pelle radiante. Il collagene è la proteina responsabile dell'elasticità della pelle, e la sua produzione diminuisce con l'età. Integratori di collagene, spesso derivati da fonti marine o animali, possono migliorare la salute della pelle, ridurre le rughe e migliorare l'idratazione cutanea, contribuendo a un aspetto più giovane e luminoso.

Coenzima Q10: energia per il cuore e le cellule. Il coenzima Q10 è un componente chiave nella produzione di energia cellulare. Integrarlo può migliorare la salute cardiaca e la vitalità generale, agendo direttamente sulle cellule per ottimizzare il processo di produzione di energia.

Curcuma e Boswellia: antiinfiammatori naturali. L'infiammazione cronica è un acceleratore dell'invecchiamento. Gli integratori a base di curcuma e boswellia, con le loro proprietà antiinfiammatorie, possono ridurre l'infiammazione sistemica, alleviando disturbi connessi all'invecchiamento come l'artrite e migliorando il benessere generale.

Silicio organico: un valido alleato contro l’invecchiamento. La sua presenza aiuta la fissazione del calcio, fornisce robustezza alle ossa, flessibilità ai muscoli e ai tendini. Partecipando alla sintesi dell'elastina e del collagene, rigenera la pelle, i capelli, le unghie e le pareti dei vasi. È importante sottolineare che la qualità o capacità dell'assorbimento del Silicio diminuisce con l'età. Assumere SILICIUM G5 ORIGINAL come integratore può migliorare il tuo benessere, rinforzare i tessuti, diminuire i dolori articolari, migliorare la qualità della tua pelle e contribuire a combattere l’invecchiamento cerebrale (per testare i suoi innumerevoli benefici, contattaci al numero verde 800.911.854).

In conclusione, gli integratori naturali possono essere potenti alleati nel nostro percorso anti-aging. Tuttavia, è essenziale sottolineare che consultarsi con un Naturopata Professionista è determinante per adattare ogni consiglio alle esigenze individuali, garantendo un approccio sicuro e personalizzato ed affrontare il processo di invecchiamento con saggezza e vitalità.

Vuoi saperne di più? VISITA IL NS SITO e SCOPRI IL CORSO ON DEMAND ANTI AGING https://www.naturopatia.it/anti-aging.html?lang=it

Altri articoli sull’Anti Aging: https://www.naturopatia.it/blog/item/81-naturopatia-un-approccio-naturale-per-combattere-l-invecchiamento.html

Pubblicato in Blog Naturopatia

Nell’ambito della Naturopatia, le ricerche attuali dimostrano che una scarsa quantità di omega-3 nei cibi con un eccessivo livello di omega-6 siano responsabili di varie patologie, tra cui quelle cardiovascolari.

I giapponesi che si cibano di importanti quantità di omega-3 soffrono molto meno rispetto agli americani di malattie cardiache.

Gli omega-3 sono presenti nel tessuto cardiaco e riducono il rischio di aritmie e di eventi infiammatori che comunque giocano un ruolo nell’infarto, ma anche nell’Alzheimer e nella poliartrite reumatoide.

Questi acidi grassi proteggono nei confronti dell’insulino-resistenza e forniscono un contributo interessante alla terapia del diabete.

Inoltre, gli omega-3 (derivati da pesci e da alcuni vegetali) migliorano l’apprendimento, la concentrazione e il livello dell’umore.

Il dr. Joseph Hibbeln (National Institute of Health, USA) ha dichiarato che i miliardi di dollari spesi negli USA per gli anti-infiammatori non servono ad altro che a ripristinare le funzioni dell’organismo dall’eccesso degli omega-6 introdotti con il cibo industriale.

Infatti, gli omega-6 favoriscono l’attività di messaggeri chimici pro-infiammatori, tra cui il trombossano, che può causare un grave danno, cioè l’aggregazione piastrinica.

Purtroppo, l’agricoltura moderna industriale ha privato la carne di cui ci nutriamo di vegetali (ricchi di oleaginose) e la conseguenza conduce ad una netta diminuzione di omega-3 nella carne e nelle uova e un importante aumento di omega-6.

L’aggravante è stata la selezione di piante produttrici di grande quantità di omega-6 con la scusa che quest’ultime sono maggiormente resistenti.

A peggiorare ulteriormente le cose, le industrie hanno idrogenato i grassi per fornire maggiore stabilità al prodotto finale ed eliminato gli omega-3.

Pubblicato in Blog Naturopatia

Molti di voi mi scrivono chiedendomi pareri su questo modello di alimentazione, oggi poco conosciuto in Italia.

Voglio rispondervi in modo obiettivo informandovi dei vantaggi e degli aspetti negativi dell’alimentazione preistorica.

Ma in cosa consiste? Quali sono i cibi da assumere?

  • Frutta e verdura
  • Carne magra, uova, noci, pesce e altri cibi che il mare ci offre (ostriche, gamberi, alghe, ecc.).

E quali da eliminare?

  • Cereali
  • Latticini
  • Legumi
  • Bevande gassate, zucchero.

I nostri antenati consumavano parecchie proteine, ma assumevano quantità enormi di sostanze vegetali. Si cibavano di grassi contenuti nella carne ma anche porzioni importanti degli indispensabili omega 3 (grassi polinsaturi).

Le sole fonti di zucchero derivavano dalla frutta, dalle bacche, dalle radici: non esisteva il dannoso zucchero raffinato.

Quali sono i vantaggi dell’alimentazione preistorica (pre-agricola)?

  • perdita di peso
  • diminuzione del tasso di colesterolo
  • miglioramento del transito intestinale (dovuto alle fibre della frutta e della verdura)
  • minor rischio cardiovascolare grazie agli omega 3.

Gli svantaggi?

  • l’eccesso di carne (se non bilanciato da molta verdura e frutta) aumenta il rischio di tumore intestinale.
  • carenza di vitam D e calcio se non si compensa con molta verdura.

In conclusione: sebbene le ricerche del dott. Eaton (Università di Emory, Stati Uniti) indichino gli effetti positivi dell’alimentazione paleolitica, è bene essere prudenti e affidarsi a professionisti in Naturopatia o medici prima di prendere decisioni affrettate su diete e modelli alimentari non convenzionali.

Pubblicato in Blog Naturopatia