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Gli animali domestici, compagni fedeli nelle nostre vite, richiedono un approccio empatico e rispettoso. L'addestramento degli animali domestici infatti non riguarda solo il controllo comportamentale, ma anche la comprensione delle emozioni che guidano tali comportamenti. Gli animali, come gli esseri umani, possono sperimentare ansia, paura o insicurezza, influenzando direttamente il modo in cui rispondono agli stimoli esterni e apprendono nuovi comportamenti.

Le essenze floreali, con le loro proprietà calmanti e armonizzanti, possono svolgere un ruolo significativo. Innanzitutto, è cruciale identificare gli aspetti emotivi che possono ostacolare l'educazione dell'animale, come la paura, l'ansia da separazione o l'iperattività.

Come le Essenze Floreali possono aiutare:

  • Riduzione dell'ansia: Essenze floreali selezionate per ridurre l'ansia possono aiutare gli animali a mantenere uno stato emotivo più calmo durante le sessioni di addestramento, consentendo una maggiore apertura all'apprendimento.
  • Gestione dello stress: In situazioni stressanti, come l'introduzione a nuovi comandi o ambienti, le essenze floreali possono favorire la gestione dello stress.
  • Focalizzazione e concentrazione: Alcune essenze floreali sono associate alla migliorata concentrazione e focalizzazione. Ciò può essere particolarmente utile durante l'addestramento di comandi più complessi o nella correzione di comportamenti indesiderati.
  • Equilibrio Emotivo: Utilizzate regolarmente, le essenze floreali possono contribuire a mantenere un equilibrio emotivo generale negli animali.

È importante sottolineare che le essenze floreali non dovrebbero sostituire i principi di rinforzo positivo nell'addestramento, ma piuttosto integrarli. Un approccio combinato che comprende l'attenzione alle emozioni  può portare a risultati più duraturi e una relazione più forte tra l'animale domestico e il proprietario.

In conclusione, le essenze floreali offrono una prospettiva unica nell'addestramento degli animali domestici, mettendo l'accento sulla gestione delle emozioni per favorire un apprendimento più efficace e un benessere complessivo. Con attenzione e comprensione, questo approccio olistico può contribuire a costruire una connessione più profonda tra gli esseri umani e i loro fedeli compagni a quattro zampe.

Vuoi saperne di più? VISITA IL NS SITO e SCOPRI IL CORSO ON DEMAND LE ESSENZE FLOREALI NEL SUPPORTO ALL’ANIMALE DOMESTICO https://www.naturopatia.it/le-essenze-floreali-nel-supporto-all-animale-domestico.html

Altri articoli sull’argomento: https://www.naturopatia.it/blog/item/74-gli-animali-e-le-essenze-floreali-una-via-naturale-per-il-benessere.html

Pubblicato in Blog Naturopatia

L’Iridologia psicosomatica è una disciplina olistica in grado di rilevare nella parte colorata dell’occhio i segni di Ansia, Depressione, Tristezza, Paura, Panico.

Più in particolare i neurotrasmettitori che circolano nel sangue durante le condizioni di disagio psichico, modificano le strutture dell’iride rendendo visibili all’esterno queste condizioni.

È dal continuo alternarsi di attivazione dei due sistemi parasimpatico e ortosimpatico (in relazione al modo in cui ognuno di noi reagisce all’ambiente esterno) che l’iride andrà a modificarsi nel colore, struttura e forma, riflettendo, a sua volta le alterazioni organiche, energetiche e funzionali dell’organismo.

Le caratteristiche generali (struttura, colore, segni), possono fornire utili indicazioni di carattere generale; spesso predisposizioni alle malattie sono il riflesso di aspetti caratteriali e viceversa. L’Iridologia Psicosomatica analizza i segni che forniscono indicazioni a livello emozionale, ovvero come l’individuo elabora le proprie emozioni.

Per esempio, un segno a livello del fegato potrebbe non essere dovuto ad un disturbo epatico ma potrebbe essere legato ad un problema emozionale inerente il fegato (cattivo umore, collera).

In Iridologia Psicosomatica è ancora più importante rispetto all’Iridologia “classica” considerare il sintomo come un segnale di qualcosa di più profondo, andando alla ricerca delle cause primarie di un disturbo.

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Pubblicato in Blog Naturopatia

Edward Bach era un medico omeopata gallese vissuto a cavallo tra l’800 ed il 900 e per primo ebbe l’intuizione di utilizzare l’energia positiva contenuta nei fiori per contrastare uno stato d’animo negativo. Fu il primo a creare un sistema floreale composto da 38 fiori.

Ogni fiore ha caratteristiche uniche. Alcuni esempi:

  • Gentian. È il rimedio per chi si scoraggia facilmente, si perde d’animo e si deprime. Consigliato per arrivare al traguardo finale di un progetto, superare la depressione e accettare la tristezza, come una semplice fase di un determinato periodo della nostra esistenza.
  • Cherry Plum. È il rimedio per chi soffre di ansia e crisi di panico. Consigliato per placare l’ansia, normalizzare il respiro e la pressione.
  • È il rimedio per chi ha paura degli altri e ha tendenza al martirio e al vittimismo. Consigliato per acquistare fiducia in sé stessi e riuscire a resistere ai cambiamenti.
  • Chestnut Bad. È il rimedio per coloro che non riescono a imparare dall’esperienza, perseverano nel ripetere gli stessi errori e sono molto preoccupati per il futuro. Consigliato per raggiungere la giusta flessibilità e cooperazione con sé stessi e con gli altri, accettare i tempi e le modalità necessari a realizzare i propri obiettivi futuri.
  • Crab Apple. È il rimedio per chi soffre sensi di colpa. Consigliato per riuscire ad accettare e a controllare le proprie ossessioni e diventare capaci di condividere con gli altri i propri problemi ed accettare il loro sostegno.

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Lunedì, 27 08 2018 14:56

Stressati dopo le vacanze estive?

Molte persone si chiedono il perché di alcuni sintomi che compaiono dopo il ritorno dalle vacanze: stanchezza, ansia, depressione sono i termini maggiormente riferiti.

Eppure, durante le ferie estive ci si rilassa, ci si diverte, si dimenticano, almeno in parte, le preoccupazioni quotidiane. Partire per le vacanze dà un senso di libertà, ritornare a volte è vissuto come un evento stressante, addirittura doloroso.

Il motivo più o meno inconscio risiede nel desiderio di prolungare i giorni della pausa estiva, vissuta come momento di piacere e di distacco. Ma è pur vero che in quei giorni possiamo anche scoprire i nostri punti deboli, riflettere sulle nostre scelte di vita, su ciò che vorremmo cambiare riguardo il nostro futuro.

I sintomi da rientro dovrebbero durare non più di 3 settimane: questo è il periodo per riappropriarsi della propria attività, degli obblighi e di adattarsi al cambiamento.

Se i sintomi hanno maggiore durata, significa che soffriamo di burn-out e pertanto occorre rivolgersi a uno psicologo.

Come possiamo reagire al post vacanze? La Naturopatia suggerisce:

  • Innanzitutto, la cosa migliore è diluire le ferie: periodi più brevi, di circa 10 giorni, anziché un’abbuffata. In tal modo, si eviterà il contrasto pausa-lavoro, motivo di ansia, depressione, stanchezza.
  • Prevedere pause durante il lavoro (camminare, correre, muoversi all’aria aperta).
  • Al ritorno dalle vacanze, reintrodurre gradualmente gli impegni lavorativi. Un’ottima idea rientrare a casa due giorni prima del previsto per potersi riorganizzare.
  • Nella pause immaginare il luogo della prossima pausa estiva e nel contempo ad occhi chiusi ci rilassiamo per alcuni minuti.
  • Per alcuni giorni mantenere le abitudini culinarie del periodo delle ferie.
  • Approfittare per fare il punto della propria situazione professionale, affettiva, ecc.

Concludendo, il ritorno alla routine quotidiana deve farci riflettere su opportune strategie da adottare per beneficiare al massimo dell’indimenticabile, bellissima estate in vacanza: i consigli di un naturopata saranno di grande aiuto.

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