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La Biochimica in Naturopatia rappresenta un ponte vitale tra le conoscenze scientifiche e l'approccio olistico alla salute. La comprensione dei processi biochimici nel corpo umano è fondamentale per i naturopati, poiché fornisce una base per comprendere come gli alimenti, i principi attivi erboristici e altre pratiche naturali influenzino la salute e il benessere.

Uno dei principi centrali della Biochimica in Naturopatia riguarda i nutrienti essenziali. Questi nutrienti, come vitamine, minerali, amminoacidi e acidi grassi, svolgono ruoli cruciali nel supportare le funzioni vitali del corpo. Ad esempio, le vitamine e i minerali agiscono come coenzimi o cofattori nelle reazioni biochimiche, mentre gli amminoacidi sono i mattoni fondamentali delle proteine, essenziali per la struttura e la funzione cellulare.

La Biochimica aiuta anche a comprendere come gli alimenti siano scomposti durante la digestione e poi trasformati in energia o utilizzati per la sintesi di nuove molecole nel corpo. Questi processi sono essenziali per mantenere un equilibrio metabolico ottimale e supportare la salute generale.

Inoltre, la Biochimica fornisce una comprensione delle vie metaboliche e delle interazioni molecolari che possono influenzare lo stato di salute. Ad esempio, la regolazione del glucosio nel sangue e il metabolismo lipidico sono importanti per la gestione del diabete e dei disturbi cardiaci, mentre le reazioni antiossidanti sono cruciali nel contrastare lo stress ossidativo e l'invecchiamento cellulare.

I naturopati utilizzano questa conoscenza per consigliare alimenti specifici, rimedi fitonutrizionali che possono sostenere i processi biochimici e migliorare la salute. Tuttavia, è fondamentale per i professionisti della Naturopatia rispettare i confini della propria pratica, riconoscendo quando è necessario un intervento medico convenzionale.

In conclusione, la Biochimica in Naturopatia offre una visione approfondita dei processi molecolari nel corpo umano e di come le pratiche naturali possano influenzarli positivamente. Integrando questa conoscenza, i naturopati possono sviluppare approcci personalizzati che mirano a migliorare la salute e il benessere dei loro clienti, promuovendo un approccio olistico al benessere.

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Comprendere l'Anatomia, la Fisiologia e la Patologia è fondamentale per preservare e promuovere il benessere della persona. Queste discipline costituiscono il fondamento della conoscenza del corpo umano e rappresentano pilastri cruciali per la salute e il mantenimento dell'equilibrio fisico e mentale.

L'Anatomia, lo studio della struttura del corpo umano, rivela l'organizzazione complessa e interconnessa degli organi, dei tessuti e dei sistemi che lo compongono. Questa conoscenza fornisce una mappa dettagliata del nostro organismo, permettendo di comprendere come ogni parte interagisce con le altre. Attraverso lo studio dell'Anatomia, possiamo riconoscere le differenze individuali e comprendere come la struttura influenzi la funzione.

La Fisiologia, d'altra parte, si concentra sulle funzioni biologiche e sui processi che avvengono all'interno del corpo umano. Questa disciplina ci permette di comprendere come i vari sistemi lavorano insieme per mantenere l'omeostasi, l'equilibrio interno essenziale per la salute ottimale. Conoscere la Fisiologia ci aiuta a comprendere come l'alimentazione, l'attività fisica e altri comportamenti influenzano il funzionamento del nostro organismo.

Infine, la Patologia riguarda lo studio dei malesseri e delle loro cause, sintomi e sviluppo. Comprendere la Patologia è fondamentale per identificare e trattare condizioni patologiche in modo tempestivo ed efficace. Essa fornisce un quadro comprensivo del malessere, consentendo di adottare strategie preventive e terapeutiche mirate.

L'importanza di approfondire queste discipline influenza direttamente le nostre scelte quotidiane per il benessere. Attraverso una conoscenza approfondita dell'Anatomia e della Fisiologia, possiamo adottare uno stile di vita più sano, comprendendo meglio come l’alimentazione, l'esercizio fisico e le abitudini quotidiane influenzano il nostro corpo.

La consapevolezza della Patologia ci permette di riconoscere i segnali del corpo e di agire prontamente in caso di problemi. Inoltre, una comprensione approfondita di queste discipline è essenziale per i professionisti del benessere, per fornire consigli mirati e personalizzati.

In conclusione, l'Anatomia, la Fisiologia e la Patologia costituiscono un trittico essenziale per il benessere umano. La conoscenza di queste discipline non solo ci permette di comprendere meglio noi stessi, ma ci dà gli strumenti per prendersi cura del nostro corpo in modo più consapevole e responsabile, sostenendo una vita sana e equilibrata.

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Il Naturopata è l’operatore in Discipline Bio-naturali che attraverso molteplici tecniche naturali favorisce il mantenimento dello stato di benessere della persona, in base alle sue caratteristiche costituzionali.

Applica metodiche non mediche e non invasive per stimolare nell’individuo le sue capacità di omeostasi, considerando di questo gli aspetti costituzionali e le influenze ambientali.

Il Naturopata professionista, operando autonomamente, fornisce una consulenza, attraverso l’educazione, a stili di vita “secondo natura”.

La prestigiosa casa editrice UTET ha scelto il Dr. Rudy Lanza quale referente della Naturopatia, affidandogli la stesura della voce, che appare sul Grande Dizionario Enciclopedico UTET: NATUROPATIA

“L’esercizio della Naturopatia è affidato al Naturopata professionista che opera autonomamente rispetto ad altre figure attive in ambito sanitario (medici, psicologi, etc.) e il cui compito risiede nel favorire nell’individuo le condizioni atte allo svolgere dei processi di riequilibrio del sistema “mente-corpo” e nello stimolare in esso le proprie capacità di autoguarigione. Inoltre, egli ricopre il ruolo di educatore nel campo della prevenzione, favorendo nel soggetto umano i processi di apprendimento dei meccanismi fisiologici relativi allo stato di salute e di benessere”. [...]

Il Naturopata è quindi una professione che coniuga benessere e natura; una figura professionale emergente; uno stile di vita.

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Mercoledì, 19 04 2023 16:14

L'importanza di un'alimentazione corretta

Possiamo considerare il cibo come lo strumento più semplice e immediato con cui ogni individuo può determinare la qualità della propria salute presente e futura; secondo i medici dell’antichità è la nostra prima medicina.

Ma sappiamo veramente che cosa significa avere un’alimentazione corretta? E’ importante capire che i benefici di una corretta alimentazione vanno oltre il solo aspetto estetico e interessano la salute e la prevenzione d’importanti, ma anche comuni patologie. I benefici di una corretta alimentazione sono davvero tanti. Alcuni esempi: cuore più sano, ossa più forti, vita più lunga, ridotto rischio di sviluppare tumori, fertilità aumentata… e molti altri ancora.

L’alimentazione come fattore di prevenzione, dunque: per questo fin dalla gravidanza o meglio, prima del concepimento, è bene orientarsi verso il consumo di alimenti di qualità e adottare le regole che permettono di realizzare un’alimentazione sana.

La nostra vita dipende strettamente dal cibo che assumiamo non solo perché esso apporta il nutrimento che ci serve per vivere ma anche perché alimenta la nostra parte più profonda. Cibarsi non è solo un momento indispensabile della nostra sopravvivenza, ma rappresenta anche un mezzo per partecipare alla vita di chi ci sta vicino, condividendone bisogni, affetto e fantasia.

Alcuni suggerimenti pratici:

  • Non saltare i pasti
  • Consumare molta frutta e verdura ogni giorno, preferendo quella di stagione
  • Ridurre il consumo di sale e preferire le spezie per insaporire i cibi
  • Ridurre il consumo di dolci e altri alimenti ricchi di zuccheri
  • Limitare i grassi
  • Bere almeno 1,5/2 L di acqua ogni giorno
  • Ridurre il consumo di alcool
  • Non fumare, in modo da prevenire patologie cardio-vascolari (e non solo)
  • Controllare lo stress quanto più possibile, perché la freneticità quotidiana porta a non curarsi di se stessi e della propria salute, oltre che a patologie gravi.

In conclusione: L’alimentazione è ciò su cui si basa la salute della persona. Mangiare sano e in maniera equilibrata è la chiave per prendersi cura di sé a 360°.

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Martedì, 04 06 2019 12:09

PALESTRA OK! MA CON CAUTELA

Gli sforzi e l’attività fisica richiedono parecchia energia chimica, e questa “si trasforma” in energia meccanica (contrazione muscolare).

L’energia si esprime attraverso il muscolo e proviene dall’ATP (adenosina tri-fosfato) composta da una base azotata e dallo zucchero ribosio.

Nelle fibre muscolari da cui deriva l’energia dell’ATP si trova la fosfocreatina che si compone in creatina e in acido fosforico. Quest’ultimo si unisce all’ADP (adenosina di-fosfato) per formare l’ATP.

Durante notevoli sforzi fisici, le fibre muscolari mobilizzano il glicogeno di riserva, in seguito reclutano l’ATP a partire dall’ossidazioni soprattutto di glucosio, di lipidi e protidi.

A causa di queste sottrazioni energetiche, soprattutto se la circolazione sanguigna non è ottimale, si possono verificare problemi a livello organico perché il glucosio sarà ossidato parzialmente.

La conseguenza sarà un accumulo di acidi, tra cui il piruvico che si trasforma in acido lattico, che si aggiungerà all’acido lattico relativo al metabolismo normale dei muscoli sotto sforzo.

L’eccesso di acido lattico, a lungo andare, provocherà affaticamento, indolenzimento, insonnia, esaurimento delle funzioni endocrine e del sistema nervoso. I muscoli non riceveranno ossigeno sufficiente, per cui la circolazione sanguigna non sarà ottimale e il “terreno muscolare” si acidificherà sempre più.

L’acidificazione eccessiva conduce a parecchi sintomi e patologie: irritabilità, affaticamento, capelli e unghie fragili, disturbi infiammatori, deficit endocrino, crampi muscolari, freddolosità, eczemi, malattie osteo-articolari, artrosi, osteoporosi, mestruazioni dolorose.

In conclusione, l’attività fisica è benefica per l’organismo, se invece è in eccesso può condurre a malattie molto importanti. Il naturopata potrà fornire consigli per mantenere lo stato di benessere dell'organismo.

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Lunedì, 27 08 2018 14:56

Stressati dopo le vacanze estive?

Molte persone si chiedono il perché di alcuni sintomi che compaiono dopo il ritorno dalle vacanze: stanchezza, ansia, depressione sono i termini maggiormente riferiti.

Eppure, durante le ferie estive ci si rilassa, ci si diverte, si dimenticano, almeno in parte, le preoccupazioni quotidiane. Partire per le vacanze dà un senso di libertà, ritornare a volte è vissuto come un evento stressante, addirittura doloroso.

Il motivo più o meno inconscio risiede nel desiderio di prolungare i giorni della pausa estiva, vissuta come momento di piacere e di distacco. Ma è pur vero che in quei giorni possiamo anche scoprire i nostri punti deboli, riflettere sulle nostre scelte di vita, su ciò che vorremmo cambiare riguardo il nostro futuro.

I sintomi da rientro dovrebbero durare non più di 3 settimane: questo è il periodo per riappropriarsi della propria attività, degli obblighi e di adattarsi al cambiamento.

Se i sintomi hanno maggiore durata, significa che soffriamo di burn-out e pertanto occorre rivolgersi a uno psicologo.

Come possiamo reagire al post vacanze? La Naturopatia suggerisce:

  • Innanzitutto, la cosa migliore è diluire le ferie: periodi più brevi, di circa 10 giorni, anziché un’abbuffata. In tal modo, si eviterà il contrasto pausa-lavoro, motivo di ansia, depressione, stanchezza.
  • Prevedere pause durante il lavoro (camminare, correre, muoversi all’aria aperta).
  • Al ritorno dalle vacanze, reintrodurre gradualmente gli impegni lavorativi. Un’ottima idea rientrare a casa due giorni prima del previsto per potersi riorganizzare.
  • Nella pause immaginare il luogo della prossima pausa estiva e nel contempo ad occhi chiusi ci rilassiamo per alcuni minuti.
  • Per alcuni giorni mantenere le abitudini culinarie del periodo delle ferie.
  • Approfittare per fare il punto della propria situazione professionale, affettiva, ecc.

Concludendo, il ritorno alla routine quotidiana deve farci riflettere su opportune strategie da adottare per beneficiare al massimo dell’indimenticabile, bellissima estate in vacanza: i consigli di un naturopata saranno di grande aiuto.

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La rivista francese Panorama Médical scrive: Le dosi di glutammato ingerite dai bambini sono talmente importanti che se somministrate a un giovane animale distruggerebbero il sistema nervoso centrale. Varie ricerche dimostrano che il glutammato causa cefalea, allergia, problemi neuropsichiatrici, Parkinson, ictus, tumori cerebrali, Alzheimer, autismo.
I glutammati sono esaltatori del gusto e incitano le persone a mangiare ancora di più, al di là del livello fisiologico di sazietà: il cibo fast-food contiene glutammato sia nella carne, sia nelle salse. In tal modo il cliente è stimolato, a sua insaputa, a consumare sempre più hamburger. Ma se l’introito calorico è eccessivo, il diabete è alle porte. E così l’obesità che è causa di parecchie malattie.
Il glutammato scatena un appetito meccanico e chi lo assume non ne è cosciente, subirà l’effetto dipendenza e lo cercherà nei cibi.
Pochi sono a conoscenza che i glutammati fanno risparmiare alle aziende le materie prime: un pizzico di cioccolato in un dolce avrà lo stesso gusto se contenesse il 50% di cioccolato. I glutammati li troviamo nei biscotti, hamburger, piatti surgelati, dolci, gelati, surgelati, pane industriale e perfino nel caffè.
Il Naturopata consiglia di evitate gli alimenti i cui codici sulle etichette sono: E620, 621, 622, 623, 625. Inoltre: E627, E631, E635, E636, E637.

 

Dr. Rudy Lanza

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