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L’Iridologia psicosomatica è una disciplina olistica in grado di rilevare nella parte colorata dell’occhio i segni di Ansia, Depressione, Tristezza, Paura, Panico.

Più in particolare i neurotrasmettitori che circolano nel sangue durante le condizioni di disagio psichico, modificano le strutture dell’iride rendendo visibili all’esterno queste condizioni.

È dal continuo alternarsi di attivazione dei due sistemi parasimpatico e ortosimpatico (in relazione al modo in cui ognuno di noi reagisce all’ambiente esterno) che l’iride andrà a modificarsi nel colore, struttura e forma, riflettendo, a sua volta le alterazioni organiche, energetiche e funzionali dell’organismo.

Le caratteristiche generali (struttura, colore, segni), possono fornire utili indicazioni di carattere generale; spesso predisposizioni alle malattie sono il riflesso di aspetti caratteriali e viceversa. L’Iridologia Psicosomatica analizza i segni che forniscono indicazioni a livello emozionale, ovvero come l’individuo elabora le proprie emozioni.

Per esempio, un segno a livello del fegato potrebbe non essere dovuto ad un disturbo epatico ma potrebbe essere legato ad un problema emozionale inerente il fegato (cattivo umore, collera).

In Iridologia Psicosomatica è ancora più importante rispetto all’Iridologia “classica” considerare il sintomo come un segnale di qualcosa di più profondo, andando alla ricerca delle cause primarie di un disturbo.

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Pubblicato in Blog Naturopatia
Martedì, 12 02 2019 11:19

LA DEPRESSIONE E I FIORI DI BACH

Secondo l’OMS, la depressione sarà entro 3 anni la seconda causa di invalidità nel mondo.

In psicopatologia, attualmente si definiscono otto tipi di depressione psichica. In questa sede non li elencheremo, è sufficiente ricordare che esistono disturbi depressivi maggiori, altri persistenti (associati spesso a personalità borderline), altri di tipo giovanile, premestruale, quelli indotti da farmaco o sostanze, da patologie organiche, depressioni brevi, depressioni senza specificazioni.

In tutti questi casi vengono prescritti farmaci particolari, tuttavia, nelle situazioni di depressione reattiva (non organica) un aiuto supplementare può essere dato dalle essenze floreali di Bach, oltre che dalla psicoterapia.

Ovviamente, quanto scritto può aiutarvi riguardo gli stati di lieve depressione e non ci si riferisce alla depressione di tipo endogeno.

Schematicamente, riferendosi ai fiori di Bach:

- Gentian: tristezza dovuta al dubitare, vittima dello scetticismo, diffidenza verso ciò che non è razionale.

- Gorse: delusione dopo sconfitte, non si vede possibilità, arrendevolezza.

- Mustard: depressione senza spiegazione razionale, si è avvolti in una nube oscura, lentezza nei movimenti, isolamento dalla vita sociale.

- Wild rose: rassegnazione, indifferenza, abbandono al destino.

- Larch: Scarsa autostima, eccessiva razionalità, timore dei conflitti.

I fiori di Bach sono essenze derivate da fiori e piante allo scopo di armonizzare le esperienze emozionali negative.

Grazie al gallese Edward Bach che all’inizio del ‘900 scoprì le virtù di queste risorse che la natura ci ha offerto, oggi abbiamo la possibilità di affiancare a farmaci per gli stati depressivi, dei principi energetici riequilibranti i malesseri psicologici che ci affliggono.

I fiori di Bach sono raccolti in piena fioritura a mano (da gennaio ad agosto) e collocati in contenitori di vetro riempiti di acqua di fonte.

Successivi procedimenti di estrazione ci permettono di avere a disposizione questi splendidi doni della natura.

Pubblicato in Blog Naturopatia
Lunedì, 27 08 2018 14:56

Stressati dopo le vacanze estive?

Molte persone si chiedono il perché di alcuni sintomi che compaiono dopo il ritorno dalle vacanze: stanchezza, ansia, depressione sono i termini maggiormente riferiti.

Eppure, durante le ferie estive ci si rilassa, ci si diverte, si dimenticano, almeno in parte, le preoccupazioni quotidiane. Partire per le vacanze dà un senso di libertà, ritornare a volte è vissuto come un evento stressante, addirittura doloroso.

Il motivo più o meno inconscio risiede nel desiderio di prolungare i giorni della pausa estiva, vissuta come momento di piacere e di distacco. Ma è pur vero che in quei giorni possiamo anche scoprire i nostri punti deboli, riflettere sulle nostre scelte di vita, su ciò che vorremmo cambiare riguardo il nostro futuro.

I sintomi da rientro dovrebbero durare non più di 3 settimane: questo è il periodo per riappropriarsi della propria attività, degli obblighi e di adattarsi al cambiamento.

Se i sintomi hanno maggiore durata, significa che soffriamo di burn-out e pertanto occorre rivolgersi a uno psicologo.

Come possiamo reagire al post vacanze? La Naturopatia suggerisce:

  • Innanzitutto, la cosa migliore è diluire le ferie: periodi più brevi, di circa 10 giorni, anziché un’abbuffata. In tal modo, si eviterà il contrasto pausa-lavoro, motivo di ansia, depressione, stanchezza.
  • Prevedere pause durante il lavoro (camminare, correre, muoversi all’aria aperta).
  • Al ritorno dalle vacanze, reintrodurre gradualmente gli impegni lavorativi. Un’ottima idea rientrare a casa due giorni prima del previsto per potersi riorganizzare.
  • Nella pause immaginare il luogo della prossima pausa estiva e nel contempo ad occhi chiusi ci rilassiamo per alcuni minuti.
  • Per alcuni giorni mantenere le abitudini culinarie del periodo delle ferie.
  • Approfittare per fare il punto della propria situazione professionale, affettiva, ecc.

Concludendo, il ritorno alla routine quotidiana deve farci riflettere su opportune strategie da adottare per beneficiare al massimo dell’indimenticabile, bellissima estate in vacanza: i consigli di un naturopata saranno di grande aiuto.

Pubblicato in Blog Naturopatia

La depressione reattiva:

sopraggiunge a seguito di fatti reali, quali la morte di una persona cara, incidente, aggressione, perdita di lavoro, promozione professionale, divorzio, trasloco, ecc.
Non è soltanto un evento stressante che scatena questo stato depressivo: vi è uno stretto rapporto con il livello di vulnerabilità causata da traumi infantili, vicende personali e fattori genetici.

La depressione stagionale:

I sintomi si riassumono in: stanchezza, difficoltà di concentrazione, irritabilità, desiderio eccessivo di dolci. Questo stato emotivo è dovuto è dovuto a una minore quantità di luce solare (inibizione della secrezione di melatonina) e si presenta nelle stagioni autunno e inverno.

La depressione post-parto:

Le cause possono essere: squilibrio ormonale, problemi psicologici conflittuali, cambiamento di vita, carenze nutrizionali.

La depressione endogena:

I sintomi sono molteplici e comprendono anche dipendenza da varie sostanze, ansia, aggressività, insonnia, ecc.

Gli interventi del naturopata, pur rispettando le prescrizioni del medico curante, consisteranno nel suggerire integratori fito-nutrizionali che sono da tempo validati da numerose ricerche.

I cibi attualmente sono carenti in vitamine, oligoelementi, minerali.

  • Carenza di ferro: la diminuzione provoca depressione dopaminergica.
  • Carenza di magnesio: causa ipocondria, affaticamento, fobie.
  • Carenza di zinco: sindrome depressiva e perdita di appetito.
  • Carenza di vitamine B4, B2, B9, B12: spesso grave sindrome depressiva.
  • Carenza di vitamina C: diminuzione di produzione di adrenalina.
  • Carenza di vitamina D: depressione autunno-inverno.
  • Carenza di proteine, di glucidi e di omega 3.

Spesso è necessario integrare con estratti di piante:

  • magnolia officinalis
  • gentiana lutea
  • withania sommifera
  • betaina
  • teanina.
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