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Venerdì, 21 09 2018 10:34

LA CISTITE COS'È?

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La cistite è un disturbo infiammatorio della vescica che colpisce con maggior frequenza il sesso femminile rispetto a quello maschile.
La vescica è un organo cavo,situato nell'addome al livello del perineo, la regione del bacino che è formata da una muscolatura compresa tra gli organi genitali anteriormente e l'ano posteriormente.
Ricchissima di muscolatura liscia, la cui contrazione è fondamentale per lo svuotamento della vescica una volta che si è riempita di urna, riceve nella sua parte posteriore i due ureteri, provenienti dal rene, e in avanti dà origina all'uretra che consente di espellere l'urina all'esterno.
Nel sesso femminile l’uretra è molto più breve che nell’uomo: 3 – 4 cm contro i 20 cm dell’uomo.
Nel punto di origine vescicale, l'uretra è dotata di un manicotto muscolare (SFINTERE URETRALE) che nella sua struttura contiene sia muscolatura liscia involontaria), sia striata (volontaria). Questa doppia natura consente di regolare lo stimoli della minzione – involontario e legato allo stato di troppo pieno della vescica, in relazione alle condizioni sociali che consentono o meno di dare retta allo stimolo: in altre parole la muscolatura striata dello sfintere, contraendosi, non consente la minzione se ci troviamo in situazioni inadatte ( in pubblico, in auto etc.)

CLASSIFICAZIONE ED EZIOLOGIA
Le Cistiti possono essere classificate in:
Batteriche, Abatteriche, Acute, Croniche.
Le FORME BATTERICHE riconoscono alla loro base una propagazione di microrganismi che provengono dall'esterno, magari per manovre strumentali eseguite in modo non appropriato o precedute da una inefficiente detersione dei tessuti esterni (cateterismo).
La flora batterica che maggiormente popola la vescica, altrimenti naturalmente sterile, è di origine intestinale: Escherichia Coli, Proteus, Klebsiella, Serratia, Enterobacter, Pseudomonas ( in ordine decrescente di frequenza). La presenza di questi batteri nella vescica indica una DISBIOSI INTESTINALE, ovvero una alterazione nei rapporti fra le varie colonie batteriche che popolano naturalmente il colon. La Disbiosi altera le naturali condizioni di permeabilità dell'intestino, consentendo la migrazione dei batteri attraverso il connettivo nei tessuti circostanti, e solitamente la più' colpita è la vescica.
Pertanto in presenza di una cistite batterica sarà obbligatorio prendersi cura prima dell'Intestino se vogliamo risolvere in modo efficace la cistite, evitando le recidive o la cronicizzazione.
Più' rare sono le forme legate ad una infezione renale di cui la cistite batterica è una complicanza.
Le FORME ABATTERICHE sono legate a: malformazioni congenite o acquisite dell'apparto urinario come le stenosi dell'uretra; farmaci come antibiotici, uso di creme spermicide e del diaframma, agenti chimici irritanti; scarsa igiene intima, uso di assorbenti interni, utilizzo di indumenti molto stretti; calcolosi vescicale; stress; rapporti sessuali.

COME SI MANIFESTA
Il risultato del processo infiammatorio che ha interessato la vescica è una patologia caratterizzata da un aumento del numero delle minzioni nella giornata (POLLACHIURIA) che spesso risultano dolorose (STRANGURIA). Da una particolare sensazione di dover urinare ancora alla fine della minzione (TENESMO, dovuto allo spasmo della muscolatura vescicale irritata dall’infiammazione), senso di peso al di sopra del pube.
Può accompagnarsi a febbre più o meno elevata, nausea, vomito. L’esame delle urine mostra spesso una piuria, cioè una abbondante quantità di globuli bianchi, anche in assenza di una causa batterica, ed una batteriuria che quando è significativa (superiore a 100.000 batteri/ml) richiede un esame colturale. La cistite si accompagna o fa seguito ad una vaginite.
Tende frequentemente a recidivare, cioè a ripresentarsi nei periodi di cambio stagionale (primavera ed autunno in particolare), in stati di stress, in caso di caduta delle difese immunitarie o di disordini alimentari.

COSA FARE?
La terapia allopatica prevede l’uso di analgesici e spasmolitici per ridurre, rispettivamente, il dolore e lo spasmo; di antibiotici che andranno mirati sul batterio in causa mediante un Antibiogramma.
Per prevenire le recidive sarà utile bere molto, almeno un litro d’acqua al giorno per diluire l’urina e ridurre la concentrazione dei batteri; ridurre il consumo di cibi piccanti, grassi animali, frittura, cioccolato che possono irritare la mucosa interna della vescica;.
Sono da preferire invece gli alimenti acidificanti, soprattutto nella fase acuta, come le proteine animali e frutti come il mirtillo, la prugna e i cerali.
Tuttavia a volte è necessaria una alcalinizzazione quando si usano particolari antibiotici che lavorano meglio in ambiente alcalino (uva ursina).
Mantenere una corretta igiene intima, i costumi bagnati non vanno tenuti addosso per lungo tempo perché sudore ed umidità favoriscono la proliferazione dei batteri, urinare prima di un rapporto sessuale per ridurre i microtraumi sulla vescica.

I TRATTAMENTI CON LA NATUROPATIA
Un ottimo aiuto viene dall’Uva Ursina (arctostaphylos uva ursi). Va evitato nelle donne in gravidanza nei bambini sotto i 12 anni e nei soggetti con gastriti. Se si usa l’uva ursina non bisogna associare sostanze che acidificano l’ursina.
Il Cranberry ( Vaccinium Macrocarpon o Mirtillo Rosso Americano) viene spesso utilizzato nella prevenzione delle recidive. Per certo nelle forme acute non è assolutamente utile.E' in ogni caso controindicato in chi fa terapia anticoagulante.
I Semi di Pompelmo (Citrus Paradisi) si è scoperto che possiedono attività antibatterica ed antivirale, attività dovuta alle sue componenti flavonoidi.
La Pilosella (hieracium pilosella) contiene delle idrossicumarine responsabili della sua attività antibatterica, ma la pianta possiede anche attività diuretica e attiva i processi riparativi della mucosa vescicale.
Altre piante con importante attività diuretica sono: Asparagus Officinalis (Asparago), Betula Alba(Betulla), Equisetum Arvense (Equiseto), Orthosiphon Stamineus (Ortosiphon o Te di Giava) , Urtica Dioica (Ortica) , Virga Aurea (Verga d'Oro). Sono somministrate come infusi o come tinture madri.
Piante come l’echinacea o l’eleuterococco stimolano le difese immunitarie.

L’assunzione di probiotici, i cosiddetti “fermenti lattici” richiede una adeguata valutazione del tipo di disbiosi in atto, in quanto potrebbe esserci di mezzo anche la candida.
La vescica, a seconda dei casi, puo' essere collegata all'apparato genitale e puo' rappresentare la trssformazione dolorosa di un desidero provato per una persona irraggiungibile o proibita, per cui lasciar andare le urine (pollachiuria) significa devi lasciar correre, devi lasciar perdere; in altri casi rappresenta una forma mascherata di depressione legate ad una base di paura o sotto forte stress emozionale: l'incapacità a rilassarsi viene scaricata sul sistema urinario. Non a caso nella Medicina Tradizionale Cinese è collegata al Rene, organo che contiene l'Energia Vitale fondamentale per la realizzazione del nostro progetto di Vita. Se questo per qualche motivo la realizzazione di questo progetto viene meno, la vescica dovrà assumersi il compito di eliminare tutte quelle situazioni di paura o timore che stanno bloccando il progetto stesso.
Tutte queste indicazioni andranno valutate ed adattate di volta in volta al caso particolare della persona che ci chiede il suo aiuto, poiché è sempre buona regola ricordare che: esiste il malato e non la malattia.

DOTT. EUGENIO ORIGA
Medico Chirurgo, Ortopedico, Naturopata
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BIBLIOGRAFIA
Jepson RG, Craig JC; Cranberries for preventing urinary tract infections, Cochrane Database Syst Rev., 2008, Issue 1
Bibliografia essenziale
American Urological Association (AUA) Guideline -Diagnosis and treatment of interstitial cystitis/bladder pain syndrome- Philip M. Hanno, David Allen Burks, J.

Dr. Rudy Lanza

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